Alzi la mano chi ha provato a frequentare un corso elearning basato sui video a 360 gradi, altrimenti detti “immersivi”. Non credo che sarete in tanti.
Questa tecnologia, che non può certo essere ritenuta dell’ultim’ora, è ancora piuttosto sottovalutata se non inutilizzata nel campo della formazione. E a torto!
A seconda del tipo di corso che si intende sviluppare il video a 360 può generare un alto tasso di coinvolgimento nello studente e aumentare di gran lunga l’efficacia della didattica. Avere la sensazione di trovarsi all’interno di una scena specifica, grazie alla possibilità di spostarsi nello spazio e di interagire con gli elementi, può offrire un’esperienza veramente immersiva.
Pensiamo per esempio ai corsi di formazione per medici, in cui si ha la necessità di prendere dimestichezza con la sala operatoria e fare un certo grado di esperienza “diretta” prima di cimentarsi nelle situazioni reali. Ma per questa tecnologia sono infiniti i campi di applicazione come la scuola guida, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la rilevazione degli incidenti stradali e tanti altri settori.
COME FUNZIONA
I video a 360 gradi non sono altro che l’unione di più fotogrammi acquisiti nelle diverse direzioni che vanno a comporre una sorta di sfera in cui gli elementi si muovono con continuità. Stesso discorso vale per le immagini, in cui l’unione degli scatti effettuati nelle varie direzioni compongono una sfera in questo caso statica. Video e immagini sono poi corredati da alcuni script che consentono la navigazione all’interno degli ambienti virtuali.
STRUMENTI NECESSARI
Prima di tutto una macchina fotografica o videocamera adatta allo scopo. Qui sotto ne sono elencate alcune:
E naturalmente l’immancabile Go Pro:
Tutte le fotocamere sopra elencate riescono ad acquisire scene video e fotografiche a 360 gradi. Alcune di esse sono state progettate per gli stili di vita attivi, in particolare per gli sport estremi, come la GoPro, che offre resistenza agli urti e l’impermeabilità, altre sono invece più convenzionali e delicate ma il costo inferiore le rende ugualmente attraenti.
Un altro metodo per acquisire video e immagini a 360 gradi è utilizzare un gruppo di fotocamere professionali montate a grappolo su un apposito supporto, in modo da poter effettuare gli scatti alla medesima qualità in tutte le direzioni. I video e le immagini dovranno poi essere montate tramite appositi software ma il risultato può diventare ottimo.
Le scene create con questi strumenti possono essere anche esplorate tramite i visori come gli Oculus.
I SOFTWARE
3DVista
Proprio durante una recente sperimentazione dei video immersivi in formazione, ho avuto modo di testare un software veramente potente dal nome 3DVista
Questo applicativo consente di creare scenari complessi e articolati con una qualità davvero stupefacente. L’interfaccia di navigazione offre una varietà di strumenti senza precedenti che consente di ottenere risultati sorprendenti paragonabili ai videogames di ultima generazione, aggiungendo una dose di gamification che non fa mai male in elearning.
Ma quello che è più interessante sono i tools per la formazione. All’interno degli scenari è possibile infatti inserire ogni genere di asset didattico come quiz, video, brani testuali, audio, hotspot, icone, immagini e collegamenti esterni. In sostanza si ha la possibilità di guidare lo studente all’interno di un ambiente virtuale in cui potrà svolgere azioni e acquisire competenze nuove senza dover necessariamente leggere pagine su pagine o ascoltare video formativi lunghissimi.
Le scene a 360 create con 3DVista possono essere agevolmente embeddate negli LMS. Ho testato personalmente l’inclusione in Moodle come oggetto scorm e la perfetta compatibilità che permette un tracking completo dell’attività degli utenti all’interno degli scenari virtuali.
H5P
Ho testato le funzionalità 360 anche dell’applicativo H5P, disponibile per Moodle. Anche in questo caso con un po’ di pratica si possono ottenere ottimi risultati pur con qualche limitazione rispetto al più potente 3DVista. H5P ha però dalla sua il prezzo, visto è che un software gratuito, nonché la semplicità di utilizzo per gli utenti Moodle in quanto è un plugin integrato direttamente nelle funzionalità di base della piattaforma. Una soluzione decisamente da considerare.
Conclusioni
La formazione a distanza è da molto tempo a un bivio. Abbiamo capito che rappresenta il futuro ma anche che l’efficacia è molto spesso dubbia. Per questo motivo mi sembra assolutamente necessario trovare il modo per rendere l’elearning più leggero e in qualche caso divertente. La tecnologia 360 potrebbe aiutare molto nella generazione di contenuti immersivi che oltre a semplificare l’apprendimento renderebbero più piacevole agli studenti l’esperienza di studio.
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